È una prestazione erogata a domanda dall’INPS in favore dei lavoratori per i quali viene accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Per poter beneficiare della pensione di inabilità è necessario essere lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e gli iscritti alla Gestione Separata. Il lavoratore dipendente o autonomo ha diritto alla pensione di inabilità se possiede una serie di requisiti sanitari e contributivi: un’infermità fisica o mentale, accertata dai medici dell’Inps, che impedisca lo svolgimento di una qualunque attività lavorativa; almeno tre anni di contributi versati nel quinquennio precedente la domanda; l’iscrizione all’Inps da almeno cinque anni.
L’interessato ha diritto all’attribuzione di un “bonus” o di un’anzianità convenzionale nei limiti di un’anzianità contributiva: complessivamente non superiore a 40 anni; riferita al periodo mancante al raggiungimento del sessantesimo anno di età.
Per poter fare domanda il medico curante compila un certificato medico introduttivo attestante le condizioni di salute del richiedente (modello SS3). Successivamente il certificato viene inviato telematicamente all’INPS e il suo numero identificativo viene consegnato al richiedente. Il richiedente deve presentare la domanda per la pensione di inabilità tramite il portale INPS. La domanda può essere presentata direttamente dal cittadino o tramite enti di patronato autorizzati. Entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, il richiedente verrà convocato per una visita medica presso l’INPS di competenza. L’INPS valuta l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa e determina se il richiedente ha diritto alla pensione di inabilità.